sabato 28 maggio 2011

ITALIAN DINNER :)


Ieri per la prima volta ho invitato 2 amici in College da me e ho cucinato all’italiana e devo dire che hanno apprezzato molto. Ok non mi sono fatto venire il mal di schiena, ma con un piatto di spaghetti, caprese, fragole e ITALIAN COFFE!!!!! Ne avevo bisogno di stare in compagnia e per di più piacevole! Grazie a Bus e a Salair…alla prossima!

UNA SETTIMANA UN PO' COSI'


Anche questa settimana è passata, un po’ lunga però….sembrava non finire mai. In realtà non c’è un vero perché. Ma veniamo con ordine.  Escludendo la mattina che ero al bar, il pomeriggio l’ho trascorso in solitudine, senza una meta precisa. In solitudine perché gli amici della scuola di inglese erano impegnati. Ergo ho deciso di andare a visitare il Natural Science Museum. Mah non mi ha entusiasmato per niente…una copia esatta di quello di NY. E forse proprio perché l’ho percepito come “copia” non ha destato in me piacere culturale. Cosa che invece non si è avverata durante (sotto la pioggia)  la visita alla Fleet Street (la strada delle più impostati testate giornalistiche inglesi) con il Negozio della Twining e della “Temple §Street”. È una via curiosa poiché chiusa da un portone, si accede da una porta secondaria, e sembra di essere catapultati in una vecchia città dell’800. Si respira un’aria di silenzio nonostante negli uffici si discutono questioni legali, con alcuni splendidi giardini e il famoso The Temple. Qui sono state girate alcune scene del film “Il Codice Da Vinci”. Purtroppo è aperto a “spot”  e mi piacerebbe poterlo visitare. Un po’ di storia: La Chiesa è stata costruita dai Cavalieri Templari, l'ordine di monaci crociati fondato per proteggere i pellegrini in viaggio verso e da Gerusalemme nel 12 ° secolo. La Chiesa è in due parti: la Rotonda e il presbiterio. La Chiesa Tonda è stata consacrata nel 1185 dal patriarca di Gerusalemme. E 'stato progettato per ricordare il luogo più sacro del mondo: la Chiesa circolare del Santo Sepolcro a Gerusalemme. E 'uno spazio luminoso - e ha un'acustica meravigliosa per il canto.

lunedì 23 maggio 2011

L'Italia vista da fuori

Sono qui da circa 20 gg e solo oggi ho acquistato un giornale italiano, mosso dalla curiosità di capere cosa accade al di là della Manica.
Mi ha fatto uno stranissimo effetto leggere le notizie del mio paese. Nulla di sconvolgente, certo, ma mi è apparso come un mondo lontano e solo in queste occasioni ci si può rendere conto come i confini geografici siano solo una linea invalicabile. Mi spiego: ogni Paese ha i propri lati positivi e negativi ma quando si oltrepassa la linea geografica tutto assume una dimensione più intima, più regolamentata da atti quotidiani che rendono unico il Paese in cui sei cresciuto. E adesso considerando la situazione politica in atto (della quale me ne sto lontano), mi rendo conto di come siamo un paese ridicolo dinanzi al mondo. Qui non ritengo fare degli sproloqui politici, ma rimane il fatto che da qui, tutto sembra ancora più folle. In Italia siamo asuefatti, qui no. E confrontandomi con i nuovi amici italiani e non, questi spirito si sente eccome. E visto da fuori ci si rende conto di come la politica influenzi e di parecchio, la vita sociale di tutti noi.

venerdì 20 maggio 2011

Concetto di Multiculturalità


 In queste due settimane di corso di Inglese mi sono accorto di come sul serio Londra sia una città multiculturale. Voglio dire in una classe di 17 studenti,  siamo nell’ordine di: 4 italiani, 3 francesi, 2 russi, 1 turkmeno, 1 iraniana, 1 pakistana, 1 spagnolo, 2 turchi, 1 brasiliana e 1 thai. Beh non male!
La cosa buffa è che durante le conversazioni in libertà, sovente si parla un po’ nella lingua madre e un po’ in quella inglese… un divertente minestrone.
Multiculturale? Come? Dai guidatori dei mezzi di trasposto (spesso sono di origine africana) ai proprietari (indiani o cincalegi) di simpatici negozietti dove si spende veramente poco. Un grande “melting point”. I punti di forza del gusto italiano stanno sicuramente negli ingredienti, importati da piccoli produttori rigorosamente scelti nell'ampio panorama eno-gastronomico nazionale.
Cucina francese impeccabile per Gordon Ramsey, particolarmente nel suo Menù Prestige, con foie gras, formaggi e champagne selezionati; meno pretenziosa e più legata alla tradizione, la tavola di Le Gavroche che vanta una rinomata cantina con più di 60mila bottiglie.

Citando  e roassumendo un concetto antropologico sociologico  si può affermare che, come direbbe M Augè, Londra può rappresentare l'esempio del non-luogo antropologico: vale a dire di quei luoghi e della loro inevitabile omologazione in termini figurativi, identici a Milano, come a Hong Kong. Ripetizione d'infinite strutture così simili tra loro che il destinatario troverà in qualsiasi città, il suo ristorante o il suo albergo con i medesimi standard di servizi a lui offerti.
Come la cucina, che sarà cinese, italiana, francese, tunisina, giapponese; ed è qui che l'antropologo e scrittore Marc Augè si chiede se in questa molteplicità a ripetizione non si stia distruggendo il concetto di luogo che si è configurato nelle società precedenti. Con i suoi ben distinti requisiti: d'identità, a contrassegnare l'unicità di chi ci abita; di relazione, nel senso che riconosce i rapporti reciproci tra soggetti in funzione di una comune appartenenza; di storia, perché rievoca all'individuo le proprie radici.

Alla scoperta dei Docks


Domenica pomeriggio ne ho approfittato per  visitare uno dei tanti Musei gratuiti di Londra e così facendo mi sono incamminato perso la zona dei Docks (dove poi abito) e mi sono imbattuto nel Docksland Museum.  Altro non è che un percorso didattico sulla storia di questa zona partendo dalla conquista dei romani ai giorni nostri passando per il commercio di spezie e caffè dalle Indie. Il viaggio all’interno di questo museo è stato istruttivo. Ciò che mi ha particolarmente colpito è stato il constatare come le didascalie fossero chiare e corredate di immagini esplicative, come del resto la ricostruzione della zona. Un po’ di storia della zona, per farvi capire come era la vita
In epoca romana e medioevale le navi attraccavano in piccole banchine site in quella che oggi è la city of London o Southwark, un'area nota come Pool of London. Ma queste strutture non davano protezione contro gli elementi naturali, erano vulnerabili all'azione dei ladri e soffrivano di mancanza di adeguati spazi sulle banchine. L'Howland Great Dock (costruito nel 1696 e successivamente divenuto il centro del Surrey Commercial Docks) venne progettato per risolvere questi problemi, dotandolo di un grande e sicuro attracco per 120 navi di grandi dimensioni. Esso fu un grande progetto che si sviluppò nel corso dei secoli soprattutto nell'era georgiana ed in quella vittoriana.. Lo sviluppo si fermo durante la Seconda Guerra Mondiale.  Solo nella seconda metà degli anni 80 la zona venne completamente riqualificata.
Ma lo sapevate che sotto Covent Garden  nel 1985 trovatono i resti di  una nave romana?  Per l’esattezza fu individuato un antico insediamento anglosassone  che in origine copriva circa 600.000 metri quadrati (qa spanne da Covent Garden alla National Gallery in Trafalgar Square) Questa la dimostrazione che i Romani arrivarono  nel Regno unito. Infatti Londra anticamente si chiamava Londinium.