domenica 12 giugno 2011

How to Look Good Naked

Oggi vi volevo parlare di un altro programma sulla Rete inglese (per l'esattezza rete E4+1), dal titolo che potrebbe essere fuorviante ma invece proprio non lo è.
Il programma dal titolo " http://www.channel4.com/programmes/how-to-look-good-naked" altro no è che un tentativo, e a mio avviso ben riuscito di come si possa trattare un argomento spesso tabù, con freschezza e naturalezza grazie all'ottmia performance di un grande Fashon stylist come GOK WAN.
La moda di Gok Wan incoraggia le donne e gli uomini che sono insicuri con i loro corpi a spogliarsi  per la fotocamera. Il programma è uniconel suo genere, nel senso che mai e poi mai incoraggia i partecipanti di sottoporsi a interventi di chirurgia estetica o perdere peso.
Il "format" si basa sulla costruzione di esercizi di autostima.
    Mostrando una grande immagine della donna in questione semi-nuda in un luogo pubblico (ad esempio, proiettata sul lato di un edificio, o sul lato di un furgone), chiedendo ai passanti cosa ne pensano. La risposta spesso si è  dimostrata positivo, creando così l'autostima della donna.
    Wan brucia biancheria intima della donna, la sua sostituzione con più articoli lusinghieri,
    La donna o l'uomo e mai, dico MAI di fronte ma solo di schiena è fotografata nuda.
    Nel finale emotivo, la donna sfilate in passerella con il suo sguardo nuovo di fronte a familiari e amici.
    Più di recente Wan ha usato tattiche shock differenti per incoraggiare le donne ad amare il proprio corpo e sentirsi sexy come ad esempio posare nuda nelle vetrine dei negozi di Londra, era una donna seminuda sulla parte anteriore del giornale fatto-up 'Naked News' consegnato in una strada affollata di Londra.
In conclusione: un programma che merita la sua collocazione sia alle 10.30 del mattino che alle 20.00.

mercoledì 8 giugno 2011

GEFFREY MUSEUM


Una piccola chicca, per lo più sconosciuta e fuori dalle guide turistiche. In effetti non si trova in centro ma nella periferia est anche se comodamente raggiungibile con la Overground fermata Hoxton.
Si tratta di un Museo che racconta per immagini e mobili  l’arredamento inglese dal 1600 ai giorni nostri, in particolar modo  la sala come ambiente di condivisione con i membri della famiglia.
In origine questo edificio altro non era che la casa dello stesso Geffrey e che ha deciso di trasformarla in quella che è stata la prima casa di riposo per la “middle class” di Londra.
1630: la casa era situata spesso al primo piano. C’era la servitù. Pasto frugale
1695: cena alle 8 pm regolare, con zuppa e pane caldo. Già si iniziava ad invitare gli amici per il caffè. La casa era su un unico lato e la sala aveva tre finestre.
1745: nel tardo pomeriggio la coppia coniugale si radunava per il tea con rigorosamente tazze bianche. Tra donne già si parlava di gossip. Bere il caffè si era trasferito nei club o circoli e tra soli uomini.
1790: cominciavano ad apparire sulle pareti delle decorazioni  con colori delicati in particolar modo floreali. Alla sera le famiglia si radunavano. Alle 5 pm in punto cena, anche se spesso si preferiva il tea e una partita a carte. A quell’ora spesso le mogli tornavano dai mercati (Carnaby o Soho market).
1830: specchi e quadri in casa. A metà pomeriggio le donne si riunivano nella “dining room”  per leggere, scrivere o suonare uno strumento.  Iniziavano a comparire piccoli suppellettili utilizzati per le convenienze. Abbinamento tra i colori delle pareti con  i tessuti dei mobili.
1870: decorazioni alle pareti con colori tenui. La sala era il luogo principale della casa, cominciava a diventare un po’ troppo “busy” da mobili e suppellettili. La sala si doveva affacciare solo sul giardino.

Ma la storia continua e questo piccolo ma interessante museo è la prova che la vita non le fanno l’insieme delle persone ma anche gli oggetti, immobili per natura, che spesso condizionano il nostro vivere quotidiano.

venerdì 3 giugno 2011

Tv inglese

Oggi vi parlo un pò della programmazione inglese in Tv.
cominciamo con  THE SECRET MILIONAIRE.
Immagina una comunita' svantaggiata, magari nella periferia di una grande citta'. Immagina condomini anonimi e poverta', una stazione decrepita, negozi fatiscenti, il tessuto sociale di un angolo di mondo che lentamente si sfilaccia, innescando attivita' criminali, tensioni razziali, paura, la perdita della speranza. Entra un misterioso, nuovo personaggio: si inserisce nella comunita' in modo modesto, discreto, stringe amicizie, visita i luoghi, magari trova lavoro come facchino, o spazzino, imbianchino, uomo di fatica. Osserva, ascolta, prende nota. Alla fine, la rivelazione: si tratta di un ricco imprenditore che ha individuato chi veramente a bisogno di aiuto, alla fine elargisce una manciata di assegni piuttosto consistenti, al centro sociale, all'ospizio, alla scuola elementare, alla ragazza-madre, all'invalido dimenticato. Ma poi alla fine mi rimane l'amaro in bocca. Mi chiedo: ma ocme è possibile lucrare sull'aiuto? Eppure, udite udite, questo programma nel 2007 (se non sbaglio) è stato proclamato Programma dell'anno!!!


EMBARASSING BODY:. Questa serie mostra un enorme numero di pazienti con spiacevoli problemi cronici medici, molti dei quali sono stati troppo imbarazzati per andare al loro medici per un aiuto.
Cosa c'è di più incredibile di questo programma è che questi pazienti, che hanno sofferto in silenzio con i loro problemi per così tanto tempo, improvvisamente sono disposti a discutere del loro corpo,degli odori corporali o disturbi della sudorazione completamente apertamente sulla televisione nazionale.
Le loro facce non sono oscurate. Le loro eruzioni cutanee, degli organi genitali, e le ascelle non sono pixellato o aerografate.
Mi domando: E 'pura disperazione - hanno semplicemente raggiunto un livello di angoscia in cui indecisione ulteriore è impensabile?
O è il simpatico, schietto, aperto il linguaggio del corpo dei medici che vi partecipano? 

MA se poi andiamo a vedere la parte che riguarda gli adolescenti, beh, magari ci fossero da noi programmi di sana educazione alla salute !!!!

sabato 28 maggio 2011

ITALIAN DINNER :)


Ieri per la prima volta ho invitato 2 amici in College da me e ho cucinato all’italiana e devo dire che hanno apprezzato molto. Ok non mi sono fatto venire il mal di schiena, ma con un piatto di spaghetti, caprese, fragole e ITALIAN COFFE!!!!! Ne avevo bisogno di stare in compagnia e per di più piacevole! Grazie a Bus e a Salair…alla prossima!

UNA SETTIMANA UN PO' COSI'


Anche questa settimana è passata, un po’ lunga però….sembrava non finire mai. In realtà non c’è un vero perché. Ma veniamo con ordine.  Escludendo la mattina che ero al bar, il pomeriggio l’ho trascorso in solitudine, senza una meta precisa. In solitudine perché gli amici della scuola di inglese erano impegnati. Ergo ho deciso di andare a visitare il Natural Science Museum. Mah non mi ha entusiasmato per niente…una copia esatta di quello di NY. E forse proprio perché l’ho percepito come “copia” non ha destato in me piacere culturale. Cosa che invece non si è avverata durante (sotto la pioggia)  la visita alla Fleet Street (la strada delle più impostati testate giornalistiche inglesi) con il Negozio della Twining e della “Temple §Street”. È una via curiosa poiché chiusa da un portone, si accede da una porta secondaria, e sembra di essere catapultati in una vecchia città dell’800. Si respira un’aria di silenzio nonostante negli uffici si discutono questioni legali, con alcuni splendidi giardini e il famoso The Temple. Qui sono state girate alcune scene del film “Il Codice Da Vinci”. Purtroppo è aperto a “spot”  e mi piacerebbe poterlo visitare. Un po’ di storia: La Chiesa è stata costruita dai Cavalieri Templari, l'ordine di monaci crociati fondato per proteggere i pellegrini in viaggio verso e da Gerusalemme nel 12 ° secolo. La Chiesa è in due parti: la Rotonda e il presbiterio. La Chiesa Tonda è stata consacrata nel 1185 dal patriarca di Gerusalemme. E 'stato progettato per ricordare il luogo più sacro del mondo: la Chiesa circolare del Santo Sepolcro a Gerusalemme. E 'uno spazio luminoso - e ha un'acustica meravigliosa per il canto.

lunedì 23 maggio 2011

L'Italia vista da fuori

Sono qui da circa 20 gg e solo oggi ho acquistato un giornale italiano, mosso dalla curiosità di capere cosa accade al di là della Manica.
Mi ha fatto uno stranissimo effetto leggere le notizie del mio paese. Nulla di sconvolgente, certo, ma mi è apparso come un mondo lontano e solo in queste occasioni ci si può rendere conto come i confini geografici siano solo una linea invalicabile. Mi spiego: ogni Paese ha i propri lati positivi e negativi ma quando si oltrepassa la linea geografica tutto assume una dimensione più intima, più regolamentata da atti quotidiani che rendono unico il Paese in cui sei cresciuto. E adesso considerando la situazione politica in atto (della quale me ne sto lontano), mi rendo conto di come siamo un paese ridicolo dinanzi al mondo. Qui non ritengo fare degli sproloqui politici, ma rimane il fatto che da qui, tutto sembra ancora più folle. In Italia siamo asuefatti, qui no. E confrontandomi con i nuovi amici italiani e non, questi spirito si sente eccome. E visto da fuori ci si rende conto di come la politica influenzi e di parecchio, la vita sociale di tutti noi.

venerdì 20 maggio 2011

Concetto di Multiculturalità


 In queste due settimane di corso di Inglese mi sono accorto di come sul serio Londra sia una città multiculturale. Voglio dire in una classe di 17 studenti,  siamo nell’ordine di: 4 italiani, 3 francesi, 2 russi, 1 turkmeno, 1 iraniana, 1 pakistana, 1 spagnolo, 2 turchi, 1 brasiliana e 1 thai. Beh non male!
La cosa buffa è che durante le conversazioni in libertà, sovente si parla un po’ nella lingua madre e un po’ in quella inglese… un divertente minestrone.
Multiculturale? Come? Dai guidatori dei mezzi di trasposto (spesso sono di origine africana) ai proprietari (indiani o cincalegi) di simpatici negozietti dove si spende veramente poco. Un grande “melting point”. I punti di forza del gusto italiano stanno sicuramente negli ingredienti, importati da piccoli produttori rigorosamente scelti nell'ampio panorama eno-gastronomico nazionale.
Cucina francese impeccabile per Gordon Ramsey, particolarmente nel suo Menù Prestige, con foie gras, formaggi e champagne selezionati; meno pretenziosa e più legata alla tradizione, la tavola di Le Gavroche che vanta una rinomata cantina con più di 60mila bottiglie.

Citando  e roassumendo un concetto antropologico sociologico  si può affermare che, come direbbe M Augè, Londra può rappresentare l'esempio del non-luogo antropologico: vale a dire di quei luoghi e della loro inevitabile omologazione in termini figurativi, identici a Milano, come a Hong Kong. Ripetizione d'infinite strutture così simili tra loro che il destinatario troverà in qualsiasi città, il suo ristorante o il suo albergo con i medesimi standard di servizi a lui offerti.
Come la cucina, che sarà cinese, italiana, francese, tunisina, giapponese; ed è qui che l'antropologo e scrittore Marc Augè si chiede se in questa molteplicità a ripetizione non si stia distruggendo il concetto di luogo che si è configurato nelle società precedenti. Con i suoi ben distinti requisiti: d'identità, a contrassegnare l'unicità di chi ci abita; di relazione, nel senso che riconosce i rapporti reciproci tra soggetti in funzione di una comune appartenenza; di storia, perché rievoca all'individuo le proprie radici.